Concorso Natura e Cinema
Miglior Film: FRATELLI MINORI
Il film presenta una struttura
narrativa molto semplice ma non per questo scontata. L’elemento della Natura è
parte significante del film perché funziona in un primo momento come una gabbia
imposta ai protagonisti che sono costretti ad isolarsi dalla realtà, poi
diventa uno schermo che gli stessi protagonisti alzano come rifiuto verso la
realtà. Il film è ambientato nel 1978 e coraggiosamente mette insieme gli
omicidi di Moro e di Impastato con il fine di raccontare chi sono gli italiani.
La ricostruzione storica è precisa e l’interpretazione degli attori è puntuale.
La regia è attenta e si sfrutta con intelligente suspance il meccanismo del
flashback.
Miglior Idea: BUONGIORNO SIG.
BELLAVISTA
La percezione della natura e della
realtà nel suo complesso è il motore principale di questo film. Film che, tra
le pieghe del racconto semicomico di un anziano cieco che ricomincia a vedere
attraverso l’obiettivo di una telecamera, vuole essere un autentico saggio sul
significato e sul senso della visione. Che cosa è veramente reale? I filtri che
utilizziamo per percepire la natura sono filtri che registrano o interpretano,
descrivono o trasfigurano. Il film non pretende di risolvere l’argomento e
tanto meno di dare risposte però una riflessione generale sul tema riesce a
sollecitarla.
Miglior Interprete: Alessandro
Castiglioni per “A Passo d’uomo”
Fiore incarna in modo tragicamente
emblematico la miseria umana che la crisi economica ha creato. In una Genova
grigia e senza mare Fiore si aggira senza punti di riferimento: non ha più il
lavoro, non ha una famiglia, non ha più una casa, vive con pochi spiccioli
senza amici e con un figlio in affido da portare in giro. Castiglioni
interpreta con profondità la deriva morale che lo porta beffardamente a tentare
il suicidio. Le scene della manifestazione Fiom in cui vediamo il protagonista
sono documenti reali di un film in cui parlare di finzione è molto difficile.
Il regista è stato addosso al protagonista per tutto il film descrivendone la
miseria con pietoso documentarismo, da segnalare la carica emotiva che viene
comunicata allo spettatore quando Fiore, attraverso un lungo piano sequenza,
entra nel supermercato per rubare le scarpe.
Sezione Paesaggi
Menzione speciale a “LOCO CON
BALLESTA”
Il film è stato ritenuto il più
completo sotto molteplici aspetti. Narrativamente il film è molto scorrevole e
divertente, la regia è apparsa attenta e precisa e grammaticalmente corretta in
gni sua espressione. Efficace la recitazione e la caratterizzazione
dei personaggi.
Il film, che si muove tra il
gangster e la commedia, convince per la capacità di tenere alta l’attenzione
utilizzando strumenti e situazioni al limite del surreale.